Niente può fermarci, Gérard Depardieu cuore d'oro e l'amore aiuta contro le fobie

Cinema / News - 11 June 2013 13:45

Da giovedì 13 giugno al cinema l'opera prima di Luigi Cecinelli che proprone amore, indipendenza e divertimento contro la malattia: la storia di quattro ragazzi affetti da patologie psico-fisiche pi

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film A Quiet Place: Day One - video

“Niente può fermarci” è il titolo del film del regista Luigi Cecinelli in uscita questa settimana nelle sale italiane. Un racconto speciale, che ha per protagonisti quattro giovani che s'incontrano in una clinica specializzata, dove sono costretti a curarsi a causa di problemi psico-fisici più o meno gravi: Mattia soffre di narcolessia, Augusto è un internet dipendente, Leonardo un ossessivo-compulsivo terrorizzato dallo sporco e Guglielmo, infine, è affetto dalla sindrome di Tourette, disturbo neurologico che si manifesta nei momenti meno opportuni trasformandolo in una macchina sforna insulti!

Mattia, Augusto, Leonardo e Gugliemo decidono di fuggire dalla clinica per recarsi ad Ibiza ed intraprendono una divertente avventura on the road, ricca d'incontri e difficoltà. Inseguiti da preoccupatissimi genitori che intendono soltanto raggiungerli al più presto per ricondurli alle cure di cui necessitano, i ragazzi compiono un tragitto in cui conoscono Regina, bella autostoppista dal complicato passato sentimentale, un generoso contadino francese interpretato dal grandissimo Gérard Depardieu ed una fascinosa disc jockey, impersonata da Carolina Crescentini.

L'idea centrale della pellicola intende evidenziare il fatto che la diversità da cui risultano afflitti i protagonisti sussiste più negli occhi di chi la vede che di chi la vive: i quattro ragazzi, pur avendo le proprie problematiche, possiedono anche la capacità di gestirle, senz'altro molto più dei loro genitori che, invece, vedono solo le difficoltà e le loro possibili conseguenze per gli amati figli. Quando tutti i personaggi si ritrovano in una discoteca, gli adulti arrivano preoccupati per i rispettivi ragazzi, ma si avvedono d'essere loro i disadattati, mentre i figli hanno trovato un equilibrio e un modo per stare in quel luogo.

© Riproduzione riservata



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