Gianna Nannini, cosmopolita grazie all'Inno Tour e scanzonata in Scegli Me

Daily / News - 31 May 2013 11:58

“Se non sai di che morte morire / scegli me scegli me / e chissà dove andiamo a finire / scegli me scegli me”, intona la cantautrice e musicista senese in una canzone rock sorridente e scatenata. “Es

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Film The Idea of You - video

Gianna Nannini da oggi, venerdì 31 maggio, è in radio con “Scegli Me”, un brioso singolo estratto dal suo ultimo album in studio, “Inno”. Tale pezzo sfoggia la presenza di otto  vocalist inglesi, i Metro Voices, che lo rendono innovativo ed epico nel mondo rock. Inoltre vanta un video decisamente accattivante: in un suggestivo bianco e nero, Gianluca e Marianna, i due protagonisti del film  “La Santa”, si rincorrono in un gioco amoroso attraverso Roma capitale, dai luoghi solitari e deserti dell'Eur sino al Palalottomatica, dove assistono ad un  trascinante live di Gianna Nannini.  “Scegli Me” farà parte del lungometraggio “La Santa”, opera seconda di Cosimo Alemà, regista anche del videoclip della spensierata canzone.

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In onda a partire dalla data odierna su tutte le reti musicali, il video di “Scegli Me” esce all'indomani della tappa in Lussemburgo dell'”Inno Tour”, tournée partita martedì 9 aprile 2013  al Polo Fieristico di Morbegno che sta portando la cantautrice e musicista senese in giro per tutt'Europa. Dopo aver toccato l'Arena di Verona ed essersi spostato nelle capitali di Austria, Germania, Belgio ed Olanda, il tour  tornerà in Italia il venturo 6 luglio, al Collisioni Festival,  per un appuntamento unico.

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“Io lo so che te ne vai / non si vince senza perdersi / forse capirai cos'è il dolore /e quanto male fai con l'amore”, canta Gianna Nannini con la sua inconfondibile voce. “Il mio bacio è come un rock / avvelena l'esistenza / provaci e vedrai/ benedetta innocenza non ti salverai dall'amore”, dichiara sulla scia di note assai orecchiabili in un pezzo scanzonato capace di appassionare il pubblico. Ed ancora: “E lo senti nel vento ti porta lontano / l'allegro richiamo di un sole gitano / che sembra il tuo volto che non ti / assomiglia / perché meraviglia anche te”.
 

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