Calimero tuorlo d\'uomo: il pulcino piccolo e nero presto in 3D

Calimero pulcino tutto nero. Piccino, goffo sprovveduto e pasticcione. Non certo un eroe fortunato, bensì un “brutto anatroccolo” in cerca di riscatto. Tale si configura il famoso personaggio creato dalla fantasia di Nino e Toni Pagot e Ignazio Colnaghi il 14 luglio 1963. Ormai ha cinquant\'anni ed è protagonista al Future Film Festival che oggi, 16 aprile 2013, lo celebra a Bologna con un appuntamento speciale dal titolo “Tuorlo d\'uomo”, mentre per l\'anno venturo si attende la nuova serie in 3D delle sue rurali avventure.

Il tenero Calimero è così simpatico perchè è un diverso, un emarginato, ed alle ore 14.00 di questo martedì di primavera il Future Film Festival gli tributa onore presso il cinema Lumière grazie ad uno spazio curato dagli interventi del giornalista Mario Serenellini, critico e studioso del mondo dell\'immagine. In un\'antologia, che ripercorre tutta la storia del mitico pulcino dal mezzo guscio d\'uovo per cappello, viene narrata la felice carriera dell\'animaletto: si parte dalla prima covata televisiva e si prosegue con le vicende che lo vedono insieme alla fidanzata Priscilla ed all\'amico Valeriano fino alle prime prove per la serie tridimensionale.

Calimero, beniamino dell\'animazione pubblicitaria italiana, debutta alle origini nel Carosello della società Mira Lanza: essendo precipitato nel fango, si sporca, diviene nero e la mamma non lo riconosce più. Vive qualche piccola vicessitudine, in cui resta sempre colpito negativamente, ma grazie ad Ava, il detersivo pubblicizzato, torna ad essere bianco, pulito e sereno. La sua notorietà risulta assai elevata per tutti gli anni Sessanta ed almeno fino alla metà degli anni Settanta, tanto da far entrare nel lessico collettivo alcune frasi celebri come “Tutti ce l\'hanno con me perché sono piccolo e nero... È un\'ingiustizia però”.

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