Laura Chiatti si fa costruire il volto di un'altra in una commedia all'insegna del bisturi

Cinema / News - 11 April 2013 12:08

La bionda attrice toscana fa coppia con Alessandro Preziosi nell'ultimo film di Pappi Corsicato

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Film What’s Love Got To Do With it? - video

Laura Chiatti interpreta "Il volto di un'altra", la commedia del regista Pappi Corsicato uscita lo scorso febbraio per la produzione di R&C in collaborazione con Rai Cinema. Un film che, sorto da una scherzosa riflessione sul contemporaneo, affronta con tono ironico e giocoso tematiche quali l'utilizzo della chirurgia plastica, i mass-media, la spettacolarizzazione della cronaca. E lo fa tramite la storia di una coppia di personaggi tv pronti a qualunque cosa pur d'imporre la propria immagine ed il proprio successo al grande pubblico.

La pellicola comincia con il licenziamento di Bella (Laura Chiatti), esuberante presentatrice di una trasmissione del piccolo schermo sulla chirugia estetica: gli ascolti sono in calo e gli spettatori sembrerebbero stufi di vedere la sua faccia. La donna, infuriata, se ne va, ma, per colpa di un incidente automobilistico, resta sfigurata al volto. Così il marito Renè (Alessandro Preziosi), che è medico chirurgo ed attua gli interventi sui pazienti ospitati nel programma generalmente condotto dalla moglie, le costruisce un viso totalmente nuovo, destinato a riscattarla e a farle fare furore in tv, a dispetto di chi l'aveva mandata via!

"Il volto di un'altra" è un lungometraggio in cui i personaggi si muovono in una dimensione fittizia della quale risultano essere vittime ed artefici al medesimo tempo. L'apparire e l'essere si sovrappongono in una confusione insensata, portando a soluzioni inattese, buffe, imponderabili. In una clinica, situata fra i suggestivi monti del Sud Tirolo, nascono situazioni divertenti ed accadimenti paradossali in cui - fra gli altri – s'immischiano un addetto alle fogne canterino ed una monaca fissata con le purghe. Il tutto in un'opera tesa a far ridere e sorridere. Ed anche un po' a meditare.

© Riproduzione riservata



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