Un Rembrandt da 30 milioni di dollari in Cornovaglia

Favolosa rivelazione nella contea inglese del Devon. Un quadro, rimasto per anni in un'antica residenza e creduto opera degli allievi di Rembrandt, in verità è stato realizzato dal grande maestro olandese in persona. Si tratta di un autoritratto che rappresenta l'artista con un cappello dalla lunga penna bianca e che resterà otto mesi in osservazione prima di essere trasferito. La scoperta della sua paternità è dovuta alla sapiente dedizione del presidente del Rembrandt Reserch Project, Ernst Van De Wetering, che ha rinvenuto la pennellata personale di Rembrandt esaminando alcuni dettagli, rinvenibili anche nella prima fase della carriera del pittore. In più si è rivelato basilare l'apporto critico apportato da diversi studi risalenti agli ultimi quarantacinque anni.

Il quadro apparteneva ad un raffinato cultore e collezionista d'arte fiamminga, il barone Harold Samuel di Wych Cross. Sua moglie Lady Edna lo ha regalato al National Trust britannico nel 2010, offrendo una raffigurazione di Rembrandt fatta da sé medesimo nel 1635 che vale una fortuna. Trenta milioni di dollari. Oppure ventitre milioni di euro. O ancora venti milioni di sterline, a seconda della valuta considerata. Non è l'unico autoritratto del genio nato a Leida nel 1606: pare che Rembrandt fosse vanitoso ed ha lasciato ai posteri parecchie "auto testimonianze" delle proprie sembianze. Tuttavia l'attribuzione di quest'opera era un dilemma sospeso dal 1968, quando un gruppo di studiosi decise con poca convinzione che era frutto del lavoro di un ragazzo di bottega.

Rembrandt Harmenszoon van Rijn viene reputato uno dei maggiori pittori della storia dell'arte europea ed il più importante di quella olandese. I suoi più grandi trionfi creativi sono evidenti sia nei ritratti che nelle scene bibliche. Mostrò un'esaustiva conoscenza dell'iconografia classica e, grazie alla sua comprensione della condizione umana, fu definito "uno dei grandi profeti della civiltà".

© Riproduzione riservata