Tiziano maestro del colore tonale: un cratere di bellezza veneta alle Scuderie

Fino all'inizio dell'estate le Scuderie romane del Quirinale ospitano una mostra dedicata a Tiziano Vecellio. I cultori ricordano che il grande pittore, nativo di Pieve di Cadore, fu omaggiato da Ludovico Ariosto con una citazione nel canto XXIII dell'"Orlando Furioso" ("Tizian, ch'onora non men Cador, che quei Venezia e Urbino") che lo accosta ad altri illustri talenti come Sebastiano del Piombo e Raffaello Sanzio. Ma in pochi sanno che a Tiziano è dedicato anche un cratere di 121 km di diametro sul pianeta Mercurio. Ed un cratere di bellezza è davvero quello in mostra a Roma: opere senza tempo, che testimoniano la vita e la ricerca di un uomo tormentato e complesso, che amava sperimentare. Pittore religioso, ritrattista della nobiltà della sua epoca, fu artista innovatore e poliedrico e maestro con Giorgione del colore tonale. In gioventù utilizzò la potenza espressiva del cromatismo materico ed in seguito, giunto in età matura, abbandonò la spazialità misurata ed il carattere corposo e solare del colore del Rinascimento a favore del dinamismo tipico del Manierismo. Giocava liberamente nelle variazioni cromatiche in cui i toni erano resi più morbidi e più sensibili agli effetti della luce.

Nell'esposizione del Quirinale è possibile ammirare la carriera completa di Tiziano, esposta ai massimi livelli, nel tentativo di evidenziarne il portentoso senso del colore, la novità d'impostazione e la grammatica compositiva, nonché di sottolineare l'evoluzione di una pennellata in grado di andare oltre l'immaginario pittorico.

Per gli appassionati all'argomento segnaliamo gli ultimi libri editati su Tiziano: la monografia "Tiziano" di Augusto Gentili (ottobre 2012) ed il catalogo "Natura e maniera tra Tiziano e Caravaggio: le ceneri violette di Giorgione", a cura di Vittorio Sgarbi con la collaborazione di Mario Lucco (novembre 2012: al seguente link è possibile acquistare il volume).

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