Hilary Mantel, la migliore scrittrice dell’anno sbeffeggia la principessa Kate

Kate Middleton è stata definita da Hilary Mantel  una principessa di plastica, le parole esatte sono state: “Un manichino senza personalità, una bambola con un sorriso di plastica”. Il motivo è semplice, il confronto con il passato prestigioso che ispirano l’autrice nella scrittura dei suoi libri.

Hilary Mantel è la migliore voce narrante degli ultimi anni, una donna che è riuscita a vincere per la prima volta  e per ben due volte consecutive il prestigioso premio Man Booker Prizes (nel 2011 con Wolf Hall e nel 2012 col suo Bring up the bodies), tanto da farla diventare tra gli autori più apprezzati nella autorevole classifica stilata dal New York Times.

Bring up the bodies continua la saga Bloody Season, con un registro stilistico avvincente e un passo narrativo, capace di  spaziare tra il realismo storico, ma arricchito da contaminazioni fantasy.  Hilary Mantel raggiunge un’originalità sorprendente che ha appassionato l’America e il mondo, rendendola una delle più significative autrici viventi.

Il romanzo si avvia con il ritorno alla corte di Enrico VIII, e testimonia l'irresistibile ascesa di Thomas Cromwell, di cui è offerta una demoniaca descrizione, mentre escogita la distruzione di Anna Bolena. Nel 1535 Cromwell è primo ministro di Enrico, la sua fortuna è avvenuta proprio grazie ad Anna Bolena. Ma la rottura con la Chiesa cattolica ha lasciato l'Inghilterra isolata, e Anna non è riuscita a dare al re un erede maschio. Cromwell deve trovare la soluzione per salvaguardare il futuro dell’Inghilterra.

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