Alessandro Siani, un libro sull’ironia napoletana e primo al box office

Alessandro Siani, primo al box office italiano con il film “Il principe abusivo” (4.755.779 di euro) è anche uno scrittore. Ha infatti pubblicato il libro “Non si direbbe che sei napoletano” (Mondadori) dove l’autore indaga con ironia sulla vita di un meridionale al Nord, continuo slalom fra luoghi comuni e pregiudizi: qui si raccontano le novità che un emigrante incontra quando decide di trasferirsi, tra scoperte e piacevoli sorprese. "Noi napoletani siamo vittime di pregiudizi: i napoletani fanno tardi, sono scansafatiche - scrive Siani nel libro  - non sono affidabili... Prendiamo un ragazzo napoletano che deve andare in ufficio a Milano alle nove e si sveglia alle sei: "Nun se po' mai sape'...".
“Un napoletano come me” (Rizzoli) invece è una seria dichiarazione d'amore a Napoli: rivive qui il sapore della città, accompagnando il lettore tra il traffico dove in motorino si possono incontrare cinque passeggeri, i quali rispondono al brigadiere che li ferma: "Scusateci, gli altri due nun so' voluti veni'...". La città dove in autobus un passeggero con il biglietti del giorno prima risponde al: "Azz, e tu mò vieni?" (al seguente link è possibile acquistare “Non si direbbe che sei napoletano” e “Un napoletano come me”).

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