Richard Gere, un libro sulla sua fede buddista e protagonista nel film La frode

Richard Gere ha presentato ieri a Roma il film “La frode” (“Arbitrage”), di Nicholas Jarecki con un cast composto da Susan Sarandon, Tim Roth, Brit Marling e Laetitia Casta. La trama del film s’incentra sul multi-miliardario Robert Miller (Gere) che gestisce un fondo con la figlia Brooke. All'insaputa di lei e della maggior parte dei dipendenti modifica i  libri contabili della sua azienda per coprire una perdita di investimenti ed evitare di essere arrestato per frode. Una notte, mentre è alla guida della sua auto insieme all’amante Julie Costa (Casta) si schianta e la giovane muore. Miller decide di nascondere il coinvolgimento per evitare che i media la moglie Ellen (Sarandon) e il potenziale acquirente James Mayfield (Graydon Carter) scoprano la verità.
Ma Gere è un reiigioso buddista che ha curato di recente anche un volume: “A Profound Mind: Cultivating Wisdom in Everyday Life” è i titolo, di Nicholas Vreeland e Richard Gere. Qui si analizza la differenza tra il buddismo e le altre religioni: Gere con Vreeland raccoglie le conferenze tenute dal Dalai Lama dal 2003 al 2007 a New York, con colloqui che mostrano la complessità di realizzare una trasformazione della percezione di se stessi. 
Un volume che si concentra sulla carriera di Gere è invece “Richard Gere - Unabridged Guide” di Fred Dawn. Si parte da una panoramica su film maggiori, come “Chicago” (2002 film), “Breathless” (1983), “Bloodbrothers” (1978), “Bee Season”, “Autumn in New York”, “American Gigolo”, “Amelia” fino ad “Arbitrage”. Si giunge poi al suo impegno religioso, all’incontro con il quattordicesimo Dalai Lama Tenzin Gyatso (al seguente link è possibile acquistare il libro “A Profound Mind: Cultivating Wisdom in Everyday Life”).

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