A Venezia si apre un settembre di Acciaio, attori e scrittori dalla parte dei più deboli

Comics / News - 06 September 2012 07:20

Dalle dichiarazioni di Michele Riondino a Venezia per sottolineare il momento di difficoltà degli operai dell’ILVA, al lavoro di autori del calibro della Avallone e di Nesi, si apre un settembre di Ac

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A Venezia si apre un settembre di Acciaio, attori e scrittori dalla parte dei più deboli. Il verismo di Verga è forse il richiamo letterario più rappresentativo nel descrivere l’Italia proletaria  che è sempre di più sulle prime pagine dei giornali. Hanno fatto scalpore le dichiarazioni dell’attore  Michele Riondino (il giovane Montalbano) in concorso al Festival di Venezia: "L'unico modo per tener viva l'attenzione sul caso Ilva e' rinunciare al voto". Partecipa infatti al Festival il film Acciaio tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Avallone. Nel cast spiccano, oltre a Riondino i nomi di Francesco Turbanti, Anna Bellezza, Matilde Giannini, Vittoria Puccini, Massimo Popolizio, Luca Guastini. La regia è di Stefano Mordini.

Michele Riondino è nato proprio nella Taranto dell'Ilva, è stato selezionato nelle Giornate degli Autori. Sente particolarmente vicine le ansie e le sofferenze di gente votata al sacrificio e al lavoro duro delle acciaierie. Nel film di cui è protagonista si racconta di una terra divisa, con da una parte l’acciaieria che lavora a ciclo continuo e dall’altra l’isola d’Elba, un paradiso naturale. Allo stesso modo, in molte storie contemporanee ritroviamo le preoccupazioni di gente onesta e semplice, che spesso si scontra con una politica di inganno e di mazzette, che mette alla prova i sacrifici di una vita di duro lavoro in fabbrica.

La letteratura è la voce dell’impegno, si carica di verità, affonda le radici nel tessuto familiare e popolare della nostra storia, un libro da non perdere è sicuramente L’età dell’oro, scritto da Edoardo Nesi e che racconta con uno stile crudo e autentico il difficile periodo che stiamo attraversando.

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