Mussolini: il cadavere vivente. Rai 3 racconta la storia d'Italia

Tv / News - 06 September 2012 07:33

Ieri sera su Rai 3 è andato in onda Mussolini: il cadavere vivente, documentario incentrato sulla vita privata del dittatore fascista.

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Serie tv Solo per passione – Letizia Battaglia fotografa

Serata all'insegna della grande storia quella di ieri sera su Rai3. Grazie al documentario Mussolini: il cadavere vivente (di Giuseppe Giannotti, Davide Savelli, Clemente Volpini, regia di Fedora Sasso) il pubblico ha potuto fare un salto negli anni '40, quando al potere c'era Benito Mussolini e il periodo buio del fascismo.

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Attraverso le trecentodiciotto lettere scritte da Mussolini alla sua amata Claretta, interpretate da Michele Placido, tra l'ottobre del 1943 e l'aprile del 1945, durante i giorni di Salò, il documentario ci presenta un lato della vita di Benito Mussolini forse ai molti sconosciuta, ossia quella privata, in cui regnava l'amore per sua moglie, la gelosia, la salute. Ma nelle lettere ingiallite dal tempo emerge anche il pubblico, punto cruciale della sua esistenza, e si evince tutta l'amarezza del tradimento, gli intrighi del partito, la politica. Un documentario ben fatto, che compiendo un excursus tra i due poli della vita di un uomo, lo tratteggia nella sua intera identità, permettendoci di avere una visione più completa del personaggio storico.

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Ma cosa ha fatto di buono Mussolini per la nostra patria? Uno dei suoi scopi principali era quello di diffondere nel popolo il senso di patria, e per raggiungere l'obbiettivo doveva mostrare in maniera tangibile che l'Italia era un paese da amare, dalle grandi risorse e opportunità. Creò così la rete ferroviaria e stradale, diffuse l'educazione programmata ed efficace, i prezzi di uso avevano il prezzo fisso, apportò delle migliorie all'urbanistica delle città è ne creò delle nuove.

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Un uomo che, nel bene è nel male, è entrato a far parte della storia italiana.

© Riproduzione riservata



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