Incontro con Kim Ki Duk, la forza del capitalismo nel film Pietà
Cinema / News - 04 September 2012 16:04
Pietà è il film di Kim Ki Duk presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, con Chi Min Soo e Lee Jung Jin
Alla Mostra del cinema di Venezia abbiamo incontrato Kim Ki Duk, regista del film in concorso Pietà, assieme agli attori Chi Min Soo e Lee Jung Jin. La vicenda raccontata è quella un uomo addetto al recupero dei crediti che svolge il suo mestiere in maniera feroce, fino ad intenerirsi di fronte ad una donna che sostiene di essere sua madre.
Come mai ha scelto un tema economico per questo film?
Kim Ki Duk. Nel mio film voglio parlare del capitalismo estremo e degli effetti che il capitalismo ha sugli uomini. Sono stato due volte in Vaticano e vedendo il capolavoro di Michelangelo, La Pietà ne sono rimasto colpito. L\'immagine dell\'abbraccio della madre che stringe Gesù è quello di tutta l\'umanità.
Come si è immedesimata nella parte?
Chi Min Soo. Non sono una madre nel film. Il termine madre e il più belo che si possa usare per presentarsi ad una persona
Com’è lavorare con Kim Ki Duk?
Lee Jung Jin. Mi hanno detto che in Europa Kim Ki Duk è considerato un regista complesso. Lo stesso accade in Corea: ci spaventava un po\' questa cosa. Invece lavorando con lui mi sono divertito molto, mi sono trovato molto bene. Per lui occorre realizzare film che raccontino la realtà. Non sono stato invitato a realizzare delle scene belle ma vere
Come ha scelto i due attori e qual è la situazione del cinema in Corea?
Kim Ki Duk. Il motivo per cui ho scelto questi due attori è che - nonostante avessero esperienza - per me diventavano una pagina bianca ancora non scritta. Erano molto forti nella loro esperienza attoriale.
Nella Corea il cinema è controllato da alcune majors che gestiscono anche sale: così il mio cinema trova difficoltà distributiva, anche se ultimamente la situazione pare stia cambiando.
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