Duran Duran, nel nuovo album A Diamond in the Mind raccontano il simbolismo

Uscirà martedì 3 luglio la nuova raccolta dei Duran Duran, dal titolo A Diamond in the Mind-CD. Si tratta di canzoni come Ordinary World, Notorius e Come Undone.

È una raccolta quasi figurativa, perché raduna i successi migliori della loro carriera, che ha sancito il passaggio della debacle degli anni ’90 ad una sorta di rinascita. Anche se attribuire originalità ad una band attiva sul mercato dal 1978 con 100 milioni di dischi venduti è rischioso.

“La mia testa è fissata su qualcosa di prezioso / Fatemi sapere se verrete giù a terra” (Planet Earth, 1981) e “Il suo nome è Rio e balla sulla sabbia / Proprio come quel fiume che scorre attraverso quella landa di sabbia” (Rio, 1982). Questo è il simbolismo della band, che può essere apprezzato o meno per il gusto retrò. Un’empatia che sancì il loro successo soprattutto nei teenagers, con la collegata difficoltà di scrollarsi quella veste. Solo poche band riescono a riusarsi con passare degli anni e  dei decenni, pubblicando nuovi lavori, da The Wedding Album (1993)  a Pop Trash (2000). In Italia solo i Pooh sono riusciti in tanta perseveranza. E i Duran Duran, dalle canzoni urlate dagli studenti nelle gite scolastiche hanno raccontato l’evoluzione della società, senza sembrare neolitici.

“E tu ondeggi nella luce della luna (…) Tutto ciò che ti serve è proprio adesso” dicevano nell’ultimo singolo All You Need Is Now dell’omonimo album del 2011. 

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