Recensione 50 e 50, Joseph Gordon-Levitt è stato (anche) qui
Cinema / News - 02 March 2012 13:00
Recensione 50 e 50, Joseph Gordon-Levitt è stato (anche) qui - Il ventisettenne Adam Lerner (Joseph Gordon-Levitt) scopre di avere un cancro. Dallo shock all'incredulità, affronta la malattia con apparente distacco dalle persone che lo circondano: l'apprensiva madre (Anjelica Huston) vorrebbe trasferirsi dal figlio, l'avvenente fidanzata Rachael (Bryce Dallas Howard) trova consolazione altrove, il buontempone Kyle (Seth Rogen) si cura di somministragli una massiccia dose di buonumore quotidiano. Nel frattempo, la routine di Adam si divide tra i cicli di chemiterapia, dove fa amicizia con gli anziani Alan (Philip Baker Hall) e Mitch (Matt Frewer), e le sedute dall'inesperta terapeuta Katherine (Anna Kendrick): persone che si riveleranno preziose lungo un viaggio con la probabilità di sopravvivere al 50 per cento.
Diretto da Jonathan Levine (Fa' la cosa sbagliata), 50 e 50 (50/50) è ispirata alla storia di Will Reiser: giovane co-produttore della serie satirica Da Ali G Show, Reiser conosce i coetanei Evan Goldberg e Seth Rogen (produttori di 50 e 50 insieme a Ben Karlin), all'epoca autori esordienti della serie. Ricorda Goldberg: "Il ritmo in quello show era folle. Si lavorava 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Per circa sei settimane consecutive, siamo stati a guardare Will tutto il giorno e sembrava sempre più misero. Non sapevamo che era malato, quindi lo abbiamo preso in giro. Sasha Baron Cohen, che era la star dello show, era il capobanda. E Will rideva insieme a noi". Quasi un anno dopo, Reiser decide di rivelare agli amici la verità: Rogen e Goldberg insistono nel scriverci un sceneggiatura, ma lui ha bisogno di tempo prima di pensare seriamente a prendere in mano la penna.
50 e 50 è una rivelazione: una commedia sul cancro senza raggiri sentimentali. Divertente, istruttiva, brillante: sorretta da un impianto umoristico, invita alla riflessione sulle cose che contano durante il nostro soggiorno terrestre. Entusiasmante l'accoglienza di pubblico e critica negli Stati Uniti.
Interpreti scatenati con Joseph Gordon-Levitt - all'attivo una nutrita filmografia, ricordiamo i più recenti 500 giorni insieme, Hesher è stato qui, Inception, The Dark Knight Rises - che si conferma un talento impressionante. Secondo il "New York Times", "una delle migliori giovani star nel firmamento del cinema indipendente".
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