Recensione La talpa, Gary Oldman da Oscar

Cinema / News - 13 January 2012 14:37

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Recensione La talpa, Gary Oldman da Oscar - In piena Guerra Fredda, Controllo (John Hurt) fallisce la missione in Ungheria, in cui perde la vita l'agente speciale Jim Prideaux (Mark Strong). Il capo del MI6, nome in codice Circus, viene quindi obbligato a dare le dimissioni insieme al fidato braccio destro George Smiley (Gary Oldman). Tuttavia, Smiley viene segretamente richiamato in servizio per scoprire una talpa dei sovietici che sta compromettendo la sicurezza nazionale. Affiancato dal giovane Peter Guillam (Benedict Cumberbatch), Smiley si metterà sulle tracce dei nomi in codice già individuati da Controllo: sono Percy Alleline (Toby Jones) detto Tinker (lo stagnaio), Bill Haydon (Colin Firth) ovvero Tailor (il sarto), Roy Bland (Ciarán Hinds) conosciuto come Soldier (il soldato) e Toby Esterhase (David Dencik) alias Poor Man (il povero). Tuttavia, per Smiley è in serbo una sorpresa: i giochi si capovolgono in un crescendo di escalation emozionale che coinvolgerà tutti i protagonisti...

Tratto dal besteseller di John Le Carré, remake della serie tv cult con Alec Guinness, La talpa è magistralmente diretto (e scritto) dal regista svedese Tomas Alfredson (Lasciami entrare). Su suggerimento dello stesso scrittore, Alfredson rimane fedele allo spirito dell'epoca curando ogni dettaglio per ricostruire quel mondo e quel clima della prima metà '70 descritti nel romanzo – curiosamente, per la silhouette di Smiley, il regista si è ispirato a una foto anni '30 dello scrittore e agente segreto del MI6 Graham Greene. Allo stesso tempo, Alfredson ripercorre la storia da un punto di vista originale: non solo spie, ma uomini costretti a vivere una doppia esistenza. In un clima di palpitante paranoia, doppi giochi e cospirazioni rimbalzano, mal illuminati, di bureau in bureau, sussurrati al telefono tra una boccata di sigaretta e l'altra. Una storia di amicizia tra lealtà, tradimento e sospetto.
Superlativo il cast, tra cui un immenso Gary Oldman in odore di Oscar.

© Riproduzione riservata



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