Checco Zalone racconta le sue paure a Vanity Fair
Cinema / News - 20 July 2011 08:49
Checco Zalone racconta le sue paure a Vanity Fair. Con il film Che bella giornata Checco Zalone ha incassato 43 milioni e mezzo di euro d’incasso, il più alto nella storia del cinema italiano: ora il 34enne Luca Medici tenta di traghettare i fan a teatro, nel suo World Tour che dal 14 settembre girerà per l’Italia. Vanity Fair gli dedica una copertina e svela un aspetto ansiogeno che pochi gli attribuirebbero.
Uno dei suoi nuovi personaggi è Roberto Saviano: “Non intendo certo prenderlo in giro, semplicemente renderlo umano – dice Zalone - Il mio Saviano non fa sesso per colpa della vita che è costretto a fare: invece quelli della scorta trombano, e lui fa da scorta a loro”. Sul mondo del cinema, che è “veramente piccolo”, l’importante è il consenso del pubblico: “per me conta solo che la gente sia andata a vedere i film (…) in quel piccolo mondo c’è tanta gente che guarda agli incassi come una diminutio”. Il fatto che il successo possa essere momentaneo lo preoccupa: “Di sicuro so che a 50 anni non farò il comico. Potrei aprire un ristorante, dedicarmi alla produzione, cinematografica o musicale” avendo anche imitato “Vasco Rossi, Carmen Consoli, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro (…) Tiziano Ferro. Quando l’ho preso in giro non aveva ancora fatto coming out, e io forse ero l’unico a non sapere che fosse gay. E ci sono andato giù pesante. Se ho ferito la sua sensibilità, gli chiedo scusa”.
Vita privata? La fidanzata, “Mariangela (…) prima devo sposarla”. E torna il clima ansiogeno: “Il 29 giugno, poi, alla presentazione del nuovo palinsesto Mediaset, me la sono fatta sotto perché ho capito che tutti si aspettano da me grandissimi risultati. Ero al tavolo di Pier Silvio con Maria De Filippi, e già mi vedevo l’anno prossimo seduto al posto più sfigato, vicino all’uscita”. Rimedi? “Poche sere fa, al ristorante, sono svenuto. Quando è arrivata l’ambulanza mi ero già ripreso, ma che figuraccia”.
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