Roberto Saviano ricorda Ilaria Alpi - Si è concluso sabato il XVII Premio Ilaria Alpi con la serata di premiazioni al Palacongressi di Riccione. Dopo la proiezione di Omaggio a Giorgio Alpi, il cortometraggio di Ferdinando Vicentini Orgnani e Marcello Fois in ricordo del padre di Ilaria Alpi, in diretta telefonica è intervenuta Luciana Alpi per ribadire quello che aveva già annunciato all'apertura dei lavori: "La mia partecipazione è sempre piena, ma lo ripeto: non metterò mai più piede in tribunale. Voglio che si rispetti la memoria di Ilaria e quella di noi genitori che ci siamo battuti per 17 anni. Mi dispiace, ma non ci credo più".
Alle parole di Luciana Alpi, si aggiungono quelle di Mariangela Gritta Grainer, portavoce dell'Associazione Ilaria Alpi: "Capisco il grido e l'indignazione di Luciana e siamo solidali con lei" ribadendo, tuttavia: accertata la verità storica, "noi, la verità giudiziaria la vogliamo e non la lasceremo sola."
Tra i premi, quello speciale va a
Roberto Saviano che con il proprio lavoro mantiene "
accesa la luce dell’informazione pulita e coraggiosa che è l’obiettivo di fondo del Premio Ilaria Alpi" (dalla motivazione scritta dal compianto giornalista
Roberto Morrione). Saviano non ha potuto essere presente a Riccione, ma ha rilasciato una lunga videointervista a
Francesco Cavalli e
Alessandro Rocca in merito: "
Questo premio ha un significato particolare per me, legato non soltanto alla fine tragica di Ilaria che ha pagato con la vita la ricerca e la passione per la verità, ma perché credo che la vita di Ilaria conti più della sua morte. Nel caso di Ilaria mi piace ricordare che a fare paura è stato il suo talento di ricercatrice, indagatrice, comunicatrice e spesso questo viene messo in ombra. Io, invece, voglio ricordarne il talento che lascia in eredità e che permette alle persone di seguire quella strada: la bravura di fare le cose. Poter ricevere questo premio mi fa stare bene, non solo è importante mantenere viva la sua memoria, ma questo modo di impegnarsi e di agire": "
dobbiamo essere bravi e ricordarcelo perchè il paese è pieno di talenti e bisogna partire da lì. Il suo ricordo è quello di un'Italia che con risorse limitate, pochi soldi e investimenti, è arrivata a una verità, una delle tante verità e questo mi dà speranza." Alla memoria di Ilaria e Miran, Saviano si rivolge non solo con malinconia, ma, soprattutto, con fiducia: "
Le sue parole, il suo impegno le saranno sembrate pochi anche per lei, ma ha messo paura a poteri enormi che gestiscono tonnellate di denaro."
Nella riflessione sulle vicende giudiziarie del caso, Saviano ricorda che "
il nostro compito è non dimenticare, non abbassare la luce.": "
Mi è caro ricevere questo premio che non è rivolto a un'opinione o a prese di posizioni, ma a una concezione del mestiere di raccontare: se posso riuscire a percorrere la strada tracciata da Ilaria, per me già significa aver fatto molto."
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