Il Ku Klux Klan Torna All'Attacco: L'Obiettivo, I Dolci Lidi Italici

Per ora è solo un miraggio, un pericoloso miraggio aggiungo. Un po' come le Sirene di Ulisse, dalle quali è bene tutelarsi tappandosi le orecchie con la cera per non udirne il fatale canto, ma già che ci siamo, visto il pericolo dal Web, copriamoci anche gli occhi con una benda bella spessa per evitare di leggere certe cose. Stiamo parlando delle dichiarazioni fatte dal movimento, tutt'altro che moderato, del Ku Klux Klan, i bianchi incappucciati - e c'è davvero motivo che lo indossino il cappuccio, ma non per mantenere l'anonimato, ma per la vergogna che non provano nel dire certe oscenità - che dal lontano 1866 dalle sponde statunitensi continuano a professarsi come congregazione di xenofobi e razzisti, perseguendo lo scopo di "difendere la stirpe bianca" contro i presunti soprusi da parte delle altre razze. Ma la notizia che fà scalpore non è certo questa, quanto piuttosto quella di voler raccogliere affiliati per fondare un nuovo movimento proprio qui, in Italia. Non si tratta quindi di un lontano stato nordista degli Stati Uniti come il Maryland o il New Jersey, ma del nostro Paese, l'Italia delle ronde (sfumate in un nulla di fatto, per fortuna) e dei politici libidinosi, dove ancora non abbiamo raggiunto un grado di tolleranza da definire appena "accettabile", ma dove piuttosto si promettono nuove Crociate per un simbolo religioso nei luoghi pubblici. Ebbene, in questo contesto di tensioni generale ci si mettono anche i membri del "Reame italiano", alias sezione peninsulare del Kkk, a dare il loro contributo - negativo - per alimentare ulteriormente un clima di sfiducia e di violenza.
A titolo esemplificativo riportiamo alcune frasi rintracciabili nel blog ufficiale:"Ti ritieni offeso dalla continua rimozione del Cristianesimo e dei suoi simboli dalle nostre istituzioni governative?" o ancora: "Credi che ognuna di queste creature abbia un destino nella propria vita più grande che semplicemente cercare lussuria e piacere personale?". Ebbene, c'è da dire che già nel 2007 il Kkk si mosse verso l'Europa, ma il timido tentativo fece fiasco a seguito di liti interne al movimento, così che gli iscritti al "reame ufficiale" (prevalentemente italiani e tedeschi) si sciolsero e fecero appello agli "United northern and southern knights" americani, affinché li accogliessero all'interno del loro direttivo. Oggi invece i nuovi "missionari" per l'Italia - dalle sparute basi che ancora sono operative in Europa, sparse tra Germania, Belgio e Inghilterra - lanciano un appello a chiunque, uomo o donna ma rigorosamente bianchi e cristiani, ritenga di volersi impegnare per la "propria stirpe e le proprie generazioni future". Evitiamo di riportare le modalità (ben segnalate nel sito ufficiale) con le quali iscriversi al movimento per senso della decenza e correttezza verso tutte le milioni di vittime causate nella storia più e meno recente da sentimenti nazionalisti e razzisti.
Per fortuna ci ha pensato il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, a definire "un'orrenda pagliacciata" questa propaganda per reclutare nuovi affiliati da parte del Kkk, e proseguendo il ministro ha aggiunto: "Ci troviamo di fronte a persone che incitano nostri cittadini a discriminare neri, omosessuali, persone dall'orientamento religioso diverso dal nostro e lo fanno su siti e canali di comunicazione internet molto utilizzati dai più giovani e visibili a tutti, compresi i bambini". [Marco Pasqua, <<"Aderisci e salva la stirpe bianca" - Ku Klux Klan in Italia, l'ultima follia>>, La Repubblica.it, 2 novembre 2009]. Per il ministro Carfagna, dobbiamo tutelare e informare chi non ha - o non ha ancora - gli strumenti culturali per poter capire di fronte a cosa si trova, e allora vogliamo suggerirlo noi con una parola: idiozia.
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