Sacrificio d'amore, intervista all'attrice Francesca Valtorta
Tv / Intervista - 19 December 2017 09:00
Mauxa ha intervistato in esclusiva l'attrice Francesca Valtorta, tra gli interpreti principali della fiction "Sacrificio d'amore".
Abbiamo intervistato in esclusiva l’attrice Francesca Valtorta, interprete della protagonista femminile di “Sacrificio d’amore”. Creata da Daniele Carnacina, la fiction va in onda su Canale 5 dall'8 dicembre.
\r\n\r\nD: Dopo "Il paradiso delle signore" sei tornata sul set di una fiction ambientata nel passato, recitare con abbigliamenti d'epoca facilita o complica l'interpretazione?
\r\nR: Credo che aiuti ancora di più la trasformazione, d'altronde noi attori facciamo questo lavoro perché ci piace entrare nei panni di qualcun altro. Calarsi in un'altra epoca è stimolante, il modo di camminare, di muoversi, tutti questi aspetti vengono enfatizzati. Per "Sacrificio d'amore" è stato tutto bello, abbiamo fatto le prove in questo prestigioso atelier, Annamode, dove tutte le sarte ci hanno preso le misure per i vestiti. Nell'interpretazione l'abito mi ha aiutata molto ad acquisire una certa postura, le gonne strette mi impedivano di camminare come camminiamo abitualmente oggi, ma non solo l’abito, anche il contorno mi ha portata ad assumere determinate movenze.
\r\nD: La fiction storica è molto diffusa nel mercato televisivo contemporaneo, cosa pensi di questo genere?
\r\nR: È un genere che mi appassiona moltissimo sia quando lo vedo, ad esempio con “The Crown”, che come attrice. C’è una componente romanzesca ed è interessante perché offre uno spaccato storico e culturale, ovviamente non in una forma documentaristica. "Sacrificio d'amore" ha anche una funzione culturale, la nostra storia si sviluppa dal 1913 al 1918 e senza avere la presunzione di dare elementi tipici del documentario, in qualche modo facciamo vivere al pubblico quello che le persone vivevano in quel periodo.
\r\nD: Qual è il tuo periodo storico preferito?
\r\nR: Sicuramente il periodo in cui l’Italia era al suo apice, negli anni Cinquanta. Causalmente ho potuto interpretare un personaggio di quell'epoca nella serie "Il paradiso delle signore".
\r\nD: Esiste ancora una forma di amore così intenso e passionale come quello tra il tuo personaggio, Silvia Riccardi, e Brando (Francesco Arca)?
\r\nR: Secondo me sì, l'intensità può essere la stessa, in quell'epoca le difficoltà derivanti dai vincoli sociali rendevano certi amori impossibili. Oggi sono diminuiti i vincoli sociali ma credo che quell'intensità esista ancora.
\r\nD: Quanto c’è di tuo nel personaggio di Silvia?
\r\nR: In ogni personaggio metti qualcosa di tuo, io mi sono innamorata di lei per il suo coraggio, il non aver paura di provare sentimenti che vanno contro le regole e subire le conseguenze di ciò, questa cosa mi appartiene ma mi manca il suo coraggio.
\r\nD: Ultimamente sei stata impegnata anche a teatro, stai già lavorando a un nuovo progetto?
\r\nR: Al momento no, ho debuttato a ottobre con "A casa di Nathalie" al Teatro Ghione insieme a Giorgio Lupano e Ruben Rigillo con la regia di Alessandro Capone. Con Giorgio e Ruben ci siamo trovati così tanto bene in "Sacrificio d'amore" che abbiamo deciso di riunirci insieme al regista in quanto avevamo in mente di lavorare insieme anche a teatro.
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