Roma, intervista al VFX producer del film Bryce Nielsen

Cinema / Intervista - 11 February 2019 10:00

Roma è il film di Alfonso Cuarón candito a 10 premi Oscar.

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Bryce Nielsen è un VFX producer: ha lavorato al film Roma di Alfonso Cuarón, e anche a Cloud Atlas, Kingsman: The Golden Circle, Dark Phoenix e Dumbo.

Hai lavorato come produttore di effetti visivi nel film "Roma". Puoi parlarci di questa esperienza professionale?

Roma è ambientato nel 1970/71 a Città del Messico. Da allora ci sono stati 3 terremoti devastanti che hanno cambiato per sempre il paesaggio della città. La nostra prima sfida è stata replicare le aree in cui si svolge il film. Ciò è stato ottenuto grazie ad un’unione di memoria fotografica vicina ad Alfonso, al talento architettonico dello scenografo Eugenio Caballero e da qualsiasi foto storica che abbiamo potuto trovare, che ci avrebbe permesso di ricreare le aree nella maniera più simile possibile a quel periodo. Abbiamo usato un misto di proiezione di immagini reali su modelli 3d per gli edifici e una combinazione di tecniche di illuminazione, trame e gradazioni che ci hanno aiutato a creare effetti invisibili.


Film Roma


Il film ha ricevuto dieci nomination al 91° Academy Awards. Cosa ne pensi di questo successo?

Le 10 nomination all'Oscar, insieme alle 7 nomination ai Bafta, hanno acceso un sentimento che le parole non possono descrivere. Il successo del film è dovuto al genio di Alfonso come cineasta e narratore a tutto tondo. Lui ha una visione incredibile, una grande  attenzione per i dettagli. Ma ha ciao molto sul successo la sua umiltà e la genuinità delle persone che entrano nella sua vita: ritengo che l'Accademia e gli spettatori in tutto il mondo abbiano notato ciò. Essendo io dietro le quinte, posso dire che in questo film sono nate tante amicizie durature: perché volevamo aiutare Alfonso a condividere la sua storia d'infanzia. E  questo aspetto traspare, trapela da ogni inquadratura e lo avverti in ogni parte di sound design.

Quali sono stati gli effetti visivi più difficili da realizzare?

L'intero film è stato girato in Messico, tuttavia la post produzione  è stato realizzata a Londra. Moving Picture Company (MPC) è stato utilizzato per completare gli effetti non visibili su Roma. Abbiamo avuto varie difficoltà da superare in questo film, per il fatto di essere in bianco e nero e dover replicare esattamente la Città del Messico negli anni '70. Due dettagli che spiccano sono la Baja California, l'incrocio di Insurgentes e l'Ospedale Nacional Siglo XXI. L'intersezione è stata girata su un set cinematografico appositamente costruito, poiché nulla è rimasto dopo il terremoto. Ogni edificio, elemento stradale, tram, camion e oggetti di scena sono stati ricostruiti con una miscela di elementi reali e 3d. Anche l'ospedale è stato gravemente distrutto e, a causa delle dimensioni degli edifici, questi sono stati molto difficili da collocare nell’inquadratura senza soluzione di continuità a causa delle dimensioni e della quantità di dettagli necessari per apparire reali.


Il film "Roma" alterna dramma e realismo. Ti piace questo genere?

Sì, questi sono i film di cui sono più appassionato. Sono un grande fan delle storie uniche raccontate dai registi creativi. La ragione per cui volevo lavorare con Alfonso era il suo film "Children of Men". È  ancora uno dei miei preferiti di sempre.

Quali sono gli altri tuoi film preferiti?

Altri sono "Do the right thing" di Spike Lee, "Inside Man", "Perfume" e "Babylon Berlin" di Tom Tykwer. Ho avuto la fortuna di lavorare con Tom Tykwer in Cloud Atlas.

Il film ha vinto il Festival del cinema di Venezia. Hai partecipato all’evento?

Sì, quello è stato l'inizio del viaggio per tutti noi. Venezia è stata assolutamente incredibile: essere al Festival del Cinema è sempre stato un mio sogno.

Hai visitato altri posti in Italia?

L'Italia occupa un posto speciale nel mio cuore e io vi ritorno una volta all'anno. Ci sono tanti posti speciali per me, ma la Puglia è un posto che adoro. Monopoli in estate è incredibile e il mio ristorante italiano preferito è in realtà a Polignano a Mare, chiamato Antica Trattoria Comes. Se sei lì, chiedi a Giuseppe di suonare il piano mentre mangi il loro famoso Polpo... non rimarrai deluso!

Qual è il tuo prossimo progetto?

Questa è la parte eccitante... ci sono alcune storie incredibili in fase di sviluppo e il tempo dirà quale andranno avanti. Netflix e Participant Media sono stati così straordinari, che spero di poter lavorare ancora con loro nel prossimo progetto. Come ho già detto, così tante amicizie si sono formate in questo progetto, che mi piacerebbe tornare a collaborare con quell'incredibile gruppo di persone.


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