Libri, incontro con Sabino Cassese, ‘Le strutture del potere’
Libri / Intervista - 29 January 2024 15:00
Le strutture del potere è il libro di Sabino Cassese
Le strutture del potere è il libro di Sabino Cassese e Alessandra Sardoni in cui si analizzano i poteri visibili e quelli invisibili che governano l’Italia: è stato presentato a Umbrialibri Politics. Cassese è stato professore di diritto nelle università di Urbino, Napoli e Roma, alla Law School della New York University: è stato ministro della Funzione pubblica nel governo Ciampi e giudice della Corte costituzionale. Ha pubblicato, di recente Territori e potere. Un nuovo ruolo per gli Stati? (2016), La democrazia e i suoi limiti (2017).
Cosa pensa del possibile cambiamento della Costituzione?
Quella tedesca è stata modificata tre volte, quanto quella italiana. Modificarla non è un problema, va solo modificata bene. La figura del presidente della repubblica conterà ancora per molto. Ma in generale nella politica, mancano idee, progetti, programmi.
Com’è attualmente la struttura del potere?
Oggi se qualcuno mi ponesse la domanda “chi comanda”, non c'è né il “chi” né il “comanda”. Il potere è frammentato, è al potere chi è al potere. Non c’è più la struttura di Luigi XIV che diceva: “Lo stato sono io”. Le democrazie mature hanno dato voce a diverse voci: tutelare l'ambiente, curare la salute. Ma la molteplicità degli interessi rende complesso avere un decisore univoco. Oggi lo stato è un coacervo di procedure e negoziazione. Se l'unione europea è un grande condominio, i paesi sono dei condomini. Non è il comando quello che conta, ma le varie diramazioni del fiume centrale.
Se dovesse individuare un decisore, chi potrebbe essere?
Sono almeno cinque i ministri del consiglio che cercarono di portare la ragioneria generale dello stato dentro palazzo Chigi, perché è lì il coacervo delle decisioni. Il potere del ragioniere generale dello stato è enorme, ha un patrimonio di conoscenze complessivo. È l'unico che conosce le finanze, raccoglie dati dalle diverse regioni e amministrazioni decentrate. Mette un bollino anche sulle decisioni del parlamento. Invece, ad esempio, il segretario generale del presidente della repubblica non ha questa conoscenza esclusiva: lui si occupa degli incroci dei dati, perché che dirige e coordina l’attività dei servizi e dei consiglieri del presidente della repubblica.
Come vede la situazione politica italiana degli ultimi anni?
Troppe persone hanno visto il film La macchina del tempo: si va nel futuro con gli Eloi che vivono nell’agiatezza e divertimento, e i Morlocchi, esseri mostruosi e ripugnanti che vivono nelle viscere della Terra, che escono la notte per cibarsi delle carni degli Eloi. Oggi mi verrebbe da dire che molti vogliono avere l'ultima parola. Il giudice che decise al processo di Norimberga, R.H. Jackson, affermò che "noi non abbiamo l'ultima parola perché siamo infallibili, siamo infallibili perché abbiamo l'ultima parola".
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