Incontro con il cast della serie tv ‘familiare’ Che Dio ci aiuti 7: cast, trama e uscita

Tv / Intervista - 10 January 2023 13:10

Che Dio ci aiuti 7 va in onda su Rai 1

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Film Storia di mia moglie - video

Che Dio ci aiuti è la fiction giunta alla settima stagione. Nel cast ci sono Elena Sofia Ricci, Francesca Chillemi, Pierpaolo Spollon, Fiorenza Pieri e Valeria Fabrizi. La trama è ambientata ad Assisi, con Suor Angela costretta ad allontanarsi temporaneamente dal convento degli Angeli Custodi. La novizia Azzurra deve gestire il convento affollato, con personaggi come lo psichiatra Emiliano Stiffi e Suor Costanza. 

Maria Pia Ammirati. Tra le tante bellezze di questa fiction, c’è il fatto che noi parliamo di una famiglia nuova. Ci sono le più giovani, le sagge: emerge questa forza della famiglia, perché rispecchia la realtà di quello che noi viviamo. La fiction ha gli accenni della favola, perché la famiglia è inclusiva, ampia, inusuale, dove nessuno ha delle colpe, con i protagonisti che sono sullo stesso piano. Che Dio ci aiuti è un successo da dodici anni, e se il pubblico lo comprende, vuol dire che si è immedesimato in quello che raccontiamo. 


Film su Gesù

Luca Bernabei – Amministratore di Lux Vide. Questa fiction è una carezza dell’anima, perché Suor Angela e Azzurra provano a dare risposte a ciò che accade. Il convento degli Angeli custodi e dove tutti noi vorremmo stare. Francesca Chillemi è nata in questa serie come attrice comica, crescendo: ha avuto maestri come Valeria Fabrizi ed Elena Sofia Ricci. 

Matilde Bernabei. È stata venduta in molti paesi, negli Stati Uniti, e nel Sud America. Il dramedy è difficile da vendere, perché è nazionale. Ma essendo un ottimo prodotto, è stato tutto più agevole. 

Come ti sei avvicinata a queste ultime avventure di Suor Angela?

Elena Sofia Ricci – Suor Angela. In questa serie c’è una grande attenzione al femminile, perché in questi anni, molti casi sono stati raccontati. Non è semplice trovare ruoli di donne in difficoltà. Poi oltre alla commedia e al dramma umano, è trattato anche l’aspetto spirituale: se Suor Angela è scorretta, ciò fa emergere la sua umanità. I suoi dialoghi con Cristo sono memorabili, e ci hanno permesso anche di dare delle risposte. Considero questa serie come un ansiolitico, perché le persone mi dicono che si rilassano e pensano.
Suor Angela quest’anno ci sarà meno, ma amo così tanto il personaggio che non so cosa accadrà in futuro. Sarà rispedita in carcere: è un’ex-detenuta per rapina a mano armata, e lì ebbe la chiamata. Aiuterà le donne con i bambini nel carcere, dove instaurerà un rapporto con una ragazza incinta. Io sono a teatro con La quinta ala della giovinezza, di Tennessee William: poiché sono un’attrice fuori di testa, ho voglia di cambiare. E sono orgogliosa di aver lasciato lo spazio a Francesca Chillemi. Ero in giuria quando era in concorso in Miss Italia, e ora è diventata una donna, una mamma. È un’attrice che è cresciuta in maniera straordinaria. Io non ho delle doti che ha lei, e recitando con lei, ho saputo esprimerle. 
Mi sono misurata anche con la regia teatrale, perché devo sempre mettermi in discussione: per questo ho deciso di lasciare la fiction. 


Il tuo personaggio come entra nella trama?

Francesca Chillemi. Il mio personaggio era una scalmanata totale, perché non le fu insegnato a essere amata e ad amare. Un altro aspetto del convento è che noi tutti nasciamo con le stesse potenzialità, anche dal punto di vista affettivo. Qui emerge una famiglia, che ti fa crescere.

Il passaggio di testimone da Suor Angela a me è stato naturale. Mi ha permesso di crescere, soprattutto in questi anni, sia dal punto di vista professionale che umano.  

Il tuo personaggio è ormai fondamentale. 

Valeria Fabrizi. Sono felice di questa famiglia allargata, grazie cui sono rinata. Ho ottantasette anni, e lavorare a questa età non è facile. Ma ormai il mio personaggio è un collante, e mi sono affezionata.

Sei l'unico personaggio maschile. Come ti sei trovato?

Pierpaolo Spollon. Le donne hanno diversi tipi di intelligenza rispetto agli uomini, che ne hanno uno. Otto mesi trascorsi con otto donne, è un processo complesso. Valeria ha sempre mantenuto una componente di gioco e improvvisazione, di cui ancora beneficio.





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