Incontro con il cast della serie tv Tutta colpa di Freud
Tv / Intervista - 22 February 2021 12:30
Tutta colpa di Freud va in streaming su Tutta colpa di Freud
La serie Tutta colpa di
Freud sarà disponibile
su Amazon Prime Video dal 26 Febbraio 2021, e su Mediaset
dall’autunno prossimo. Tratta dall'omonimo film di Paolo
Genovese (leggi
l'intervista), racconta la storia di Francesco (Claudio
Bisio), psicanalista milanese che è anche padre single di tre
ragazze, Sara (Caterina Shulha), Marta (Marta
Gastini) e Emma (Demetra Bellina). Nonostante vivano
fuori dalla sua casa, quando Francesco ha un infarto in corso, si
ritrova le sue donne nella dimora.
La regia è di Rolando Ravello, e nel cast ci sono Luca Bizzarri, Claudia Pandolfi, Max Tortora (leggi l'intervista).
Come è nata l’idea della serie tv?
Paolo Genovese. C’è sempre stata l’idea di approfondire il concept del film con una serie. La storia che ci ha incuriosito è quella di un padre da solo e la gestione dei rapporti sentimentalisti con le sue tre figlie. Da questa premessa le vicende prendono poi una loro originalità, e si discostano dal film. La serie tratta da un film si realizza perché la pellicola è piaciuta al pubblico: Tutta colpa di Freud ha avuto un’ottima accoglienza.
Potete parlarci dei vostri
personaggi?
Luca Bizzarri. Il
mio personaggio è un creativo moderno, non proprio un influencer. È
una persona seria, infatti per me è stato complicato interpretarlo.
Max Tortora. Io
interpreto Matteo, il vicino di casa. Il mio personaggio conosce la
psicologia, la fisionomica. Ci vede anche di primo acchito.
La psicanalisi, può
essere uno strumento utile?
Claudia Pandolfi.
Lo psicanalisi aiuta, io stessa ho fatto un percorso simile e
francamente lo consiglio. Soprattutto perché la persona con cui sei
davanti è un’estranea.
Rolando Ravello.
Anche io l’ho frequentata, fino ad un anno fa.
In fase di scrittura,
avete pensato al fatto che sarebbe tradotta in molte lingue?
Paolo Genovese.
Abbiamo cercato di non raccontare storie legate al nostro paese. Il
prodotto internazionale sembra che debba essere “modaiolo”,
perché ora si va nelle piattaforme streaming. È comunque importante
scrivere un prodotto che abbia un appeal internazionale.
Come si sono svolte le
riprese?
Caterina Shulha.
Penso che Rolando sia riuscito farci diventare una famiglia. Ed è un
momento raro.
C’è in generale –
recentemente - un’evoluzione verso più personaggi femminili?
Marta Gastini. Nel cinema attualmente ci sono molti protagonisti femminili, personaggi forti che sono che delle eroine. Ci stiamo avvicinando ad una visione della donne per cui si riconosce loro ciò che era riconosciuto agli uomini.
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