Incontro con il cast del film ‘Strange World - Un mondo misterioso’: trama e uscita
Cinema / Intervista - 21 November 2022 13:20
Strange World - Un mondo misterioso è il film in uscita
Strange World - Un mondo misterioso è il film in uscita. Il regista è Don Hall, che ha diretto Big Hero 6 – con cui ha vinto l’Oscar – e Raya e l'ultimo Drago. La trama segue Searcher Clade, contadino e non ha mai avuto il coraggio della sua famiglia di esploratori. Ma i suoi familiari sono costretti ad affrontare una cruciale missione, e insieme devono fare affidamento l'uno sull'altro cominciando ad esplorare la terra pericolosa di Avalonia.
Come vi siete avvicinati a questo film?
Francesco Pannofino. Io do la voce a Jaeger Clade: ho visto con piacere il film, e mi ha stupito. Mi ha lasciato inchiodato alla sedia, e faccio i complimenti a chi l’ha scritto. Sul rapporto tra il nonno e il nipote, mi è scappata anche la lacrima: i sentimenti sono spesso quotidiani, ed è difficile non fare retorica. Ma loro ci sono riusciti.
Marco Bocci. Do la voce a Searcher Clade, ed è anche la mia prima esperienza come doppiatore. Avevo la certezza che si stava facendo una cosa che durerà per sempre, perché il film mette in stretta relazione le diverse generazioni. Man mano, mi vedevo come quel personaggio: mandavo le foto a mia sorella e a mio figlio, e chiedevo se ci assomigliassimo, e loro rispondevano ‘assolutamente no’.
Don Hall – regista. Il film racconta tre generazioni, e l’origine del film nasce proprio dalla volontà di esprimere questo senso di comunanza.
Qui Nguyen – sceneggiatore. Don e io abbiamo dei figli, abbiamo dei padre, e così volevamo scrivere una lettera d’amore ai nostri genitori e figli.
Roy Conli – produttore. Ho lavorato con Don in Big Hero 6 e la serie tv omonima. sono mondi esclusivi, che puoi realizzare solo con l’animazione.
Federica Abbate - compositore. Avevamo il compito di scrivere la colonna sonora, e ci siamo basati sul libro Antifragile, di Nassim Nicholas Taleb. Occorre rompersi e poi rimarginarsi.
Michele Bravi – compositore. La capacità di rimarginarsi è quello del nostro rapporto con il pianeta terra, un respiro, un battito, e abbiamo cercato metterlo all’interno della canzone. Il film poi racconta un grande senso di comunità, di possibilità di co-esistere. Il tema centrale è la natura, e con naturalezza viene raccontato tutto: se da bambino avessi visto un film del genere, mi sarei sentito molto meno solo.
Come mai avete scelto uno stile fumettistico?
Don Hall. Fin dall’inizio l’idea era di creare una visione che fosse fumettistica. Io adoro le strisce, e ciò ha influenzato la mia scelta. Negli anni ’80 siamo cresciuti con le riviste pulp, e abbiamo riversato questo aspetto nel film. Facciamo pellicole per tutti, e tutti devono immedesimarsi in questa narrazione, e anche da rivedere in seguito: deve stare insieme agli altri classici come Frozen, Dumbo.
A quali film vi siete ispirati?
Don Hall. Ce ne sono diverse, come King Kong, Jurassick Park, Indiana Jones. E anche Quel treno per Yuma.
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