Intervista a Giò Di Tonno vincitore di Tale e quale show: una carriera tra musica e recitazione

Daily / Intervista - 30 November 2012 07:10

Mauxa intervista Giò Di Tonno, vincitore dell’edizione 2012 di Tale e quale show. Stasera su Rai Uno verrà deciso il campionissimo

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Mauxa ha intervistato Giò Di Tonno, attore e cantante vincitore dell’edizione 2012 di Tale e quale show in onda su Rai Uno e condotto da Carlo Conti. Giò di Tonno ha interpretato dal 2001 al 2006 il personaggio di Quasimodo nell’Opera musicale Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante; nel 2008 vince il Festival di Sanremo in coppia con Lola Ponce cantando la canzone Colpo di fulmine scritta da Gianna Nannini.


Giò, Hai interpretato per 500 repliche il personaggio di Quasimodo nel musical Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante. Com’è stato conciliare la recitazione con la musica?

Mi è sempre piaciuto recitar-cantando… la consapevolezza delle grandi possibilità di questa forma di espressione, vocale, mentale e fisica insieme è arrivata proprio qualche anno prima della messa in scena di Notre dame de Paris, come se tutto fosse già scritto. Bisogna conoscersi a fondo, e conoscere bene il proprio mestiere, per essere credibili come attori e come cantanti. Io comunque dico sempre di essere un cantante “prestato” alla recitazione.

Il video della canzone con cui hai vinto Sanremo nel 2008 con Lola Ponce, Colpo di Fulmine scritta da Gianna Nannini ha superato 1 milione di visualizzazioni su YouTube. L’affiatamento che c’è tra te e Lola Ponce nel video secondo te è uno dei motivi del successo?

Credo di sì. In quel momento in particolare c’era un’alchimia incredibile, e tutto era semplice e naturale. Tutto questo era frutto di amicizia e passione per la musica. Credo che questo sia arrivato al pubblico che poi ha decretato il nostro successo al festival, ed è arrivato a chi, incuriosito o ammirato, è andato poi a guardare la nostra esibizione su YouTube.

Nel tuo ultimo singolo Com'è bello aspettare dici “Sopra il filo sottile / Di una vita in attesa / Com’è bella la rosa / Sotto il sole di aprile”. È un verseggiare attento agli oggetti, come in Padre padrone con cui partecipasti a Sanremo nel 1995: “Dammi il pane quotidiano che mi spetta / e magari dammi retta / guarda come son ridotto”. Come mai presti quest’attenzione agli oggetti, quasi in stile deandreiano?

Sono un testimone del mio tempo, e gli strumenti che ci circondano, siano oggetti materiali o simboli più astratti. Fanno parte del mio vivere quotidiano e di conseguenza del mio “comunicare in canzone” quando ho voglia di raccontare. Non seguo uno stile preciso, anzi credo che nel tempo il mio modo di scrivere sia cambiato. Gli oggetti comunque mi affascinano molto, da sempre.

Stai virando verso la musica, anche con Tale e quale show in onda su Rai Uno in cui ti esibisci interpretando diversi cantanti. Come mai?

In realtà non credo di aver virato. La mia “navigazione” è la stessa da sempre. Divisa tra musica leggera, teatro e televisione. Certo, ora più che mai in Tale e quale show sicuramente è venuto fuori un Gio’ di Tonno a 360 gradi. Ed era quello che avevo voglia di far conoscere. Un lato di me, professionalmente “ludico”.

Qual è il tuo cantante, film, libro, fumetto, serie tv preferita?

Per chi fa il mio mestiere è davvero difficile scegliere una cosa tra le innumerevoli. Visto che un background si forma grazie alla miscela  di tantissimi esempi. Ci provo comunque, ma non è detto che siano i miei preferiti in assoluto. Ti dico quelli che amo e che mi vengono in mente in questo momento. Cantante: Lucio Dalla. Film: tutti quelli di Clint Eastwood regista. Libro: Il lupo della steppa di Hermann Hesse. Fumetto: Dylan Dog. Serie tv: impazzivo per Starsky e Hutch,  ora Dr. House mi piace un casino.

Ci puoi dare qualche anticipazione del nuovo cd Giò?

Un cd “solare” e positivo. Musica leggera nel senso più classicamente cantautorale. 11 canzoni d’amore, tutto da scoprire. La musica non si può spiegare. Ciao!

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