Capri Hollywood film fest, film da Oscar

Capri Hollywood film fest, il festival internazionale che porta in europa il meglio di Hollywood

Capri Hollywood film fest i premiati. Il Capri Hollywood film fest dal 26 dicembre al 2 gennaio ha aperto la stagione dei festival internazionali, presentando nel golfo di Napoli grandi star e titoli attesi in lizza per gli Oscar 2015. Il “Capri Master of Cinematic Art Award” è stato consegnato a Gabriele Salvatores. Il “Capri Visionary Movie Award” invece, premio dedicato all'opera più originale della stagione (premio che lo scorso anno ha aperto la scalata de “La Grande Bellezza”) andrà al “Birdman” di Alejandro Gonzalez Inarritu, con Michael Keaton, grande favorito all’Oscar. Sono stati premiati anche “Lo Hobbit e la battaglia delle cinque armate”, film più visto in Italia nel 2014 con oltre dieci milioni di incassi, e “Il giovane favoloso” di Mario Martone come “film italiano dell’anno”. Il Capri Legend Award, premio alla carriera, è stato invece assegnato a John Boorman, che ha presentato “Queen and Country”, la commedia anti-militarista accolta con grande entusiasmo a Cannes. Al festival sono stati premiati anche tanti altri personaggi dello spettacolo internazionale tra cui il regista David O. Russell, autore di film come “Il lato positivo” e “American Hustle”, e i due grandissimi attori britannici Timothy Spall e Brenda Blethyn, coppia indimenticabile di “Segreti e bugie”.

Capri Hollywood film festival anteprime europee. Al Capri Hollywood film fest 2014 sono state presentate anche tre anteprime europee.“The Water Diviner", esordio alla regia di Russell Crowe, “Cake” di Daniel Barnz, dove Jennifer Aniston interpreta Claire, una donna sopravvissuta a un incidente che non riesce più a vivere senza antidolorifici, rischiando di aggiudicarsi l’Oscar; e “Birdman (or The Unexpected Virtue of Ignorance)”.

Russell Crowe. Russel Crowe debutta alla regia con "The Water Diviner", prodotto da Brian Grazer e Ron Howard, regista di “Cinderella man” e “A Beautiful mind”. Il film prende spunto dal documentario “Bra Boys” e parla di Sunny, Koby e Jai Abberton, un gruppo di surfisti australiani.