Incontro con Sergio Castellitto e Maurizio Zaccaro: Nour è il nuovo film

Nour esce a agosto nei cinema e su Sky

Puoi raccontarci la sua esperienza di sindaco e medico a Lampedusa?

Pietro Bartolo. Per 25 anni sono stato al buio, con quelle persone, a parlarci. Con la Guardia di Finanza, i ragazzi. Poi ho sentito un’esigenza, ho preso al volo questa necessità. Sono tanti bambini, persone che hanno i loro sogni, sono i nostri bambini. Questo film è stato molto importante perché potesse svegliare le coscienze di coloro che si girano dall’altra parte. Ho cercato di aggrapparmi a tutti questi mezzi, e il film la la capacità di entrare nella mente. Stiamo parlando non di numeri, ma di bambini. Sono i nostri bambini. Quando ti trovi davanti al corpicino di un bambino su cui devi fare un’ispezione cadaverica… Ho chiesto scusa a quei bambini, ma tutta l’Europa deve chiedere scusa. Ho deciso anche di buttarmi in politica, perché è la politica che deve decidere se aprire o chiudere i porti. Se sono andato in Europa è per questo ce l’ho fatto. La politica deve dare risposte, umane e giuste, che mettono al centro i più deboli.

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